martedì 27 maggio 2014

Programma funzionale: il Cooking-sitter_Laboratori di cucina per bambini (...e adulti)

Alla base del complesso del Cooking-sitter c'è l'idea della cucina come strumento educativo, di divertimento e condivisione, utile per i bambini nello sviluppo della propria creatività e nel rispetto di alcune regole. L'idea di base è perciò quella di creare un sistema di babysittering con attività culinarie che impegnino, secondo le capacità della fascia d'atà, bambini e ragazzi dai 2 ai 14 anni, non escludendo l'attività amatoriale o professionale per gli adulti.

Il bang del progetto consiste in un edificio formato con vari pezzi del Meccano i cui nodi sono rappresentati dai collegamenti verticali della struttura situati tutti attorno ai piloni del viadotto.

Le fasce d'età pensate per soddisfare i diversi bisogni sono le seguenti:
Fascia 1: "I Piccolissimi" - da 1 a 3 anni     con 1 babysitter/3 bambini
Fascia 2: "I Piccoli" - da 3 a 6 anni             con 1 babysitter/5 bambini   
Fascia 3: "I Medi" - da 6 a 10 anni              con 1 babysitter/5 bambini
Fascia 4: "I Ragazzi" - da 10 a 14 anni        con 2 adulti (insegnante e assistente-babysitter)
per i quale sono necessari 3 Laboratori di cucina diversamente attrezzati e disposti:

A- Laboratorio per i Piccoli e i Piccolissimi. Diviso in due settori diversi, visto che i piccolissimi non hai bisogno di tavoli e piani cottura. Per i piccoli invece sono previsti 2 forni da far usare solo agli adulti.

BLaboratorio per i Medi e i Ragazzi. Stesso tavolo da cucina, ma mentre i ragazzi dai 10 ai 14 anni lavoreranno in piedi (come si fa nelle cucine professionali) per i bambini dai 6 ai 10 anni si aggiungeranno semplicemente delle sedie. I piani cottura previsti nel Laboratorio B sono 4 con 1 forno professionale, con i Medi aiutati dalle babysitter e i Ragazzi autosufficienti.

CLaboratorio per gli adulti. Con cucina professionale, 4 o più piani cottura e 1 forno professionale.

L'area scelta è quella del sotto-viadotto di fronte alla chiesa di S. Valentino nella quale ho ritenuto interessante creare un sistema di diagonali parallele che vanno dalla GS all'angolo a sud est dell'area, poichè lungo le vie adiacenti di via Austria e via Belgio si è riscontrato relativamente poco traffico, mentre le zone più intense sono a sud, vicino a via pietro de Coubertin. Lungo questa diagonale quindi si articolano i Laboratori di cucina, nonchè gli accessi principali. Un percorso, inoltre, attraversa fluido l'intero parco circostante entrando e uscendo dai volumi stessi creando un elemento di connessione nel complesso.

Al piano terreno dei due blocchi si trovano gli ingressi ai laboratori, filtrati da spazi di servizio come l'atrio di accoglienza; a nord il lab. A per gli adulti e a sud il B e il C dei bambini e ragazzi. Tutti e due i blocchi sono serviti da bagni e spogliatoio per i laboratori, e per il personale, ma presentando anche una componenete commerciale: nel blocco a sud un mercato biologico e un negozio di utensili da cucina, nel blocco a nord una libreria-punto lettura con un bar adiacente con cui condivide lo spazio di uno dei due patii di attraversamento presenti nel complesso. L'altro si trova nel blocco sud, e costituisce un collegamento diretto fra il Lab B (6-14 anni) e gli orti per i bambini. Al bar del blocco nord corrisponde un ristorante su due livelli in quello sud. Con accesso indipendente dai vari laboratori, troviamo infine la componente "living": una foresteria con piccoli appartamenti al piano superiore, che andrà ad ospitare chef e partecipanti a corsi professionali, mostre o eventi organizzati nella struttura.

Le coperture sono quasi del tutto calpestabili, (solo il 36% resta inutilizzato!) e sono adibite a verde privato delle foresterie (15%), a verde pubblico al di sopra della libreria (9%) e a verde condiviso tra il ristorante e il laboratorio dei più piccoli (40%).

Gli elementi bioclimatici sono vari, dal passivo all'attivo troviamo: un sistema di ventilazione passiva che sfrutta gli influssi benefici di uno specchio d'acqua d'estate e la vegetazione d'inverno, un impinato di fitodepurazione per il recupero delle acque nere, e il recupero dell'acqua in copertura per l'irrigazione degli orti e del giardino circostante e un impianto geotermico a pompe di calore per servire il complesso.







domenica 4 maggio 2014

Partnership al progetto

I partners da me scelti sono:
- Simona Bontà insegnante di cucina e chef a domicilio
- Sandro Masci docente delle scuole del Gambero Rosso di Roma e di Napoli, e dal 2011 è socio co-fondatore della Scuola di Cucina e Pasticceria Les Chefs Blancs a Roma.
http://www.sandromasci.it/profilo.htm
http://www.leschefsblancs.it/

Intervista a Simona Bontà
Simona Bontà si è fatta conoscere del mondo della gastronomia grazie alla sua passione per la cucina orientale (giapponese, cinese, thailandese...), tiene anche corsi di cucina tradizionale e lavora come chef a domicilio per eventi. Il suo percorso professionale inizia cucinando per amici e si evolve nella professione portandola anche su Sky Uno ospite in una trasmissione televisiva per parlare della cucina orientale.

https://www.youtube.com/watch?v=mzeTAQEMMYU

Mi accoglie a casa sua spontanea e socievole dandomi subito del tu; quando le illustro l'idea del mio programma di una scuola di cucina sopratutto per bambini con sistema di babysitteraggio per tutte le età, ne risulta subito entusiasta.

A. Come è nata la tua passione per la cucina?
S."Devo dire che l'ho sempre avuta ma cucinando per amici e trovando consensi la passione si è evoluta e dall'amatoriale ho fatto il salto al professionale, iniziando a cucinare per eventi anche di una certa importanza."

Tu che hai due figli, cosa pensi della cucina come strumento educativo?
"Secondo me l'approccio dei bambini alla cucina è molto educativo e io stessa lo faccio e l'ho sempre fatto con i miei figli (che hanno 6 e 8 anni ndr). Alla loro età più che seguire la ricetta è proprio la manipolazione ad essere importante! Fornirgli uno spazio per potersi spostare da una farina, un'aggiunta di acqua e altre cose per fare il loro 'pastrocchio' l'ho sempre trovato fondamentale."

Può funzionare quindi un sistema di babysitteraggio che impegni i bambini in attività culinarie?
"Secondo me si, io i miei figli li lascerei. In più negli asili nido, quindi parliamo di bambini entro i 3 anni, ormai non si utilizzano più giocattoli classici e fanno giocare i bambini in vasche di plastica pieni di sabbie o con ceci, faggioli e legumi vari. Secondo me è sanissimo.

Oltre a cucinare per eventi e fare la mamma tieni anche corsi di cucina; quante persone accetti di norma per ogni corso?
Se parliamo di adulti siamo sulle quindici persone, per i bambini si potrebbe tenere lo stesso numero se prevedi babysitter a sufficienza, ma lo spazio sarebbe diverso: per motivi evidenti bisognerebbe strutturare il corso non in modo che cucinino sul gas, ma seduti a terra con spazi e strutture apposite.

Parliamo poi di fasce di età e insieme determiniamo quattro fasce ognuna con le sue esigenze, di orario e di capacità e di conseguenza il personale che deve essere a disposizione per seguirli:
Fascia 1: "I Piccolissimi" - da 1 a 3 anni     con 1 babysitter/3 bambini
Fascia 2: "I Piccoli" - da 3 a 6 anni             con 1 babysitter/5 bambini  
Fascia 3: "I Medi" - da 6 a 10 anni              con 1 babysitter/5 bambini
Fascia 4: "I Ragazzi" - da 10 a 14 anni        con 2 adulti (insegnante e assistente-babysitter)

Vediamo quindi che le necessità della scuola sarebbero soddisfatte con tre Laboratori utilizzati dalle varie fascedi età in orari diversi con corsi da 15 persone:
A- Laboratorio per i Piccoli e i Piccolissimi. Diviso in due settori diversi, visto che i piccolissimi non hai bisogno di tavoli e piani cottura. Per i piccoli invece sono previsti 2 forni da far usare solo agli adulti (Simona:"mia madre spesso fa cuocere ai miei figli quello che fanno con acqua e farina, e quando vedono che hanno usato ingredienti veri impazziscono!")

B- Laboratorio per i Medi e i Ragazzi. Stesso tavolo da cucina, ma mentre i ragazzi dai 10 ai 14 anni lavoreranno in piedi (come si fa nelle cucine professionali) per i bambini dai 6 ai 10 anni si aggiungeranno semplicemente delle sedie. I piani cottura previsti nel Laboratorio B sono 4 con 1 forno professionale, con i Medi aiutati dalle babysitter e i Ragazzi autosufficienti.

C- Laboratorio per gli adulti. Con cucina professionale, 4 o più piani cottura e 1 forno professionale.


Dividiamo gli orari dei vari corsi secondo le esigenze delle fasce di età (cosa che mi aiuterà nella gestione del soleggiamento per ogni Laboratorio):
MATTINA:(9:00-13:00)
Corsi professionali per adulti (Lab. C)
Babysitteraggio Piccolissimi (Lab. A)

POMERIGGIO (16:30-19:00)
Babysitteraggio per i Piccoli e/o Piccolissimi (Lab. A)
Corsi per i Medi (Lab. B)

SERA (19:00-21:00)
Corsi amatoriali per adulti (Lab. C)
Corsi per i Ragazzi (Lab. B)


Mi racconta che entro maggio è prevista l'apertura del suo negozio di "mercato + officina" in cui si troveranno prodotti biologici ma anche vendita di prodotti cucinati in un laboratorio 'a vista'. Da qui mi dà l'idea di un settore vicino al laboratorio per i più piccoli nel quale possano scegliere gli ingredienti loro stessi perchè, dice Simona, "a volte non sanno neanche cos'è un pomodoro!"

Ho trovato molto illuminante parlare con una persona professionalmente competente e trovo che questo incontro mi sarà molto utile nel mio sviluppo progettuale.

Tavola di Contesto del Progetto